Mi occupo da molti anni, di fornire alle aziende una reale presenza in rete. Sviluppando siti web efficaci e pianificando una comunicazione strategica. Inoltre, non ho mai abbandonato la professione che mi ha permesso di studiare nel settore digitale.
Il Dr. Di Natale fino ad oggi si è sempre e solo affidato al semplice passaparola. Recentemente si è accorto che non è più sufficiente, e che il mercato è quasi totalmente orientato sul web. Ci ha contattato, con le idee molto confuse su ciò che fosse necessario fare...
Abbiamo realizzato un sito web sfruttando il potente framework Bootstrap4; La necessità del cliente era quella di far conoscere l'ambulatorio al pubblico della dermatologia estetica, al fine di ammortizzare il costo di un nuovo laser Deka appena acquistato.
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Appena avvertito un sintomo o solo per mera informazione, gli utenti hanno da sempre interpellato “Google” per cercare una prima risposta o, se vogliamo, diagnosi. Questo singolare comportamento ha spinto diversi specialisti (magari più avvezzi alle materie digitali) in svariati settori del campo medico a fornire delle “risposte” gratuite in rete, intercettando, di fatto le domande dei pazienti e fornendo loro, in poche parole, una primissima (e data la natura del mezzo di comunicazione) limitata consulenza medica, formalizzatasi poi (nella maggior parte dei casi) nello visita in studio. Si è scoperto in questo modo l’efficacia di Internet nel mettere in contatto (abbattendo distanze fisiche e geografiche) dottori specialisti e “futuri” pazienti. Partendo da una ricerca in rete di quest’ultimo circa i suoi sintomi. Nel 2021, oramai, questo vantaggio dello specialista è oramai conclamato e fortemente utilizzato. Un dottore presente in rete, che “intercetta” le domande degli utenti o semplicemente si rende “visibile in rete” a persone che potrebbero aver bisogno delle sue competenze, è un dottore il cui studio non ha carenza di pazienti.
Il numero di ricerche su Google come ” miglior ginecologo Roma “ ” Oculista bravo Palermo “ ” Dentista recensioni Catania “ Sono in aumento di circa il 33% ogni anno (fonte: Google Trends). Questo è un chiaro segnale che l’utente medio, prima di affidarsi ad uno specialista (magari su consiglio di un conoscente o parente), sta acquisendo l’abitudine di informarsi su Google (ma anche Facebook) cercando le opinioni di altri utenti che sono già andati e che possono quindi fornire una valutazione della preparazione e della professionalità dello specialista. Dal 2021 Internet è oramai diventata la primaria (e determinante) fonte d’informazione e di valutazione degli utenti (e futuri pazienti) prima di scegliere lo specialista a cui affidarsi. È compito di quest’ultimo quindi essere presente nei maggiori canali di comunicazione digitale, dando la possibilità al paziente di trovarlo, informarsi circa le sue competenze e prenotare, dopo, una visita in studio. Panoramica sulla privacy Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
23 Marzo 2021 - Categotia: articoli Cosa dice la nuova legge sulla comunicazione in ambito sanitario? A Gennaio 2019 è stata varata la nuova Legge che ha in parte cambiato il modo di fare pubblicità in ambito sanitario. Si passa da una comunicazione che vede i pazienti esclusivamente come “clienti” (ponendo l’attenzione su aspetti prettamente commerciali) ad un tipo di comunicazione che predilige il valore professionale delle figure sanitarie e che pone l’attenzione su dati e informazioni realmente utili al pubblico. Da oggi si fa vera informazione sanitaria con testimonianze affidabili sul valore del proprio lavoro, senza usare trucchi da prestigiatore o inventare offerte sbalorditive. È finalmente finita l’era dei venditori: dobbiamo diventare informatori, imparare a fare comunicazione sanitaria! Nel 2006 il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni stabiliva già una prima regolamentazione delle modalità con cui i professionisti sanitari potevano promuovere le loro attività. Alle possibilità offerte dal nuovo decreto i medici hanno spesso preferito continuare ad affidarsi al passaparola. L’improvviso boom della comunicazione sanitaria ha fatto sì che alcune categorie abbiano tralasciato l’approccio etico per accaparrarsi quante più fette di mercato possibile. La nuova legge nasce per stabilire cosa è lecito e cosa non lo è nell’ambito della comunicazione sanitaria. Da ora in poi anche tutte quelle figure professionali come fisioterapisti, infermieri, logopedisti, dietisti etc, che non sottostavano a regole determinate, dovranno attenersi al Decreto e dovranno promuovere la loro attività senza utilizzare messaggi ingannevoli o suggestivi, ma rispettando la libertà di scelta del paziente. Di fondamentale importanza diventa dunque l’onestà deontologica, in base alla quale si potranno fornire al pubblico informazioni sanitarie il più possibile chiare, utili e concrete.
Articolo 1 comma 525. Le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli albi degli Ordini delle professioni sanitarie di cui al capo II della legge 11 gennaio 2018, n. 3, in qualsiasi forma giuridica svolgano la loro attività, comprese le società di cui all’articolo 1, comma 153, della legge 4 agosto 2017, n. 124, possono contenere unicamente le informazioni di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escluso qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto a una corretta informazione sanitaria.
Articolo 1 comma 536. In caso di violazione delle disposizioni sulle comunicazioni informative sanitarie di cui al comma 525, gli ordini professionali sanitari territoriali, anche su segnalazione delle rispettive Federazioni, procedono in via disciplinare nei confronti dei professionisti o delle società iscritti e segnalano tali violazioni all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai fini dell’eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza. Tutte le strutture sanitarie private di cura sono tenute a dotarsi di un direttore sanitario iscritto all’albo dell’ordine territoriale competente per il luogo nel quale hanno la loro sede operativa entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
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